La saga della Choice Bank continua

L’incubo per i titolari dei conti della Choice Bank of Belize, messa in liquidazione forzata dalla Banca Centrale del Belize, sembra non avere fine, dimostrando ancora una volta l'incapacità della Banca Centrale e del Liquidatore.

La saga della Choice Bank continua

Di Giovanni Caporaso Gottlieb, Avvocato a Panama

L’incubo per i titolari dei conti della Choice Bank del Belize, messa in liquidazione forzata dalla Banca Centrale del Belize, sembra non avere fine, dimostrando ancora una volta l'incapacità della Banca Centrale e del Liquidatore.

La questione è stata gestita male sin dall'inizio, da quando la banca è stata messa in liquidazione con la cancellazione della licenza, il 29 giugno 2018, senza passare attraverso un'amministrazione controllata che avrebbe permesso alle autorità di prendere in mano la situazione con cognizione di causa.

Quello attuale è il terzo liquidatore, dato che il 22 luglio 2019 il sig. Kareem Michael, vicedirettore della Banca Centrale del Belize ha sostituito il sig. Cedric Flowers che a sua volta ha sostituito Henry Hasse che si è dimesso a pochi giorni della nomina

Ora la banca e il denaro dei titolari dei conti sono completamente nelle mani della “gang” della Banca Centrale comandata dalla Signora Governatrice Joy Grant, che ha il sostegno del Primo Ministro e Ministro delle Finanze Dean Barrow. Questa banda è riuscita a mettere in liquidazione 3 banche negli ultimi 3 anni, ora se il compito della Banca centrale è quello di esercitare il controllo sulle banche, di chi è la colpa che ci fossero 3 banche "a rischio"? Oppure non erano a rischio e la Banca centrale ha trovato lo stesso il modo di gratificare qualcuno?

Alcuni fatti:

1. Un bilancio della banca non è mai stato pubblicato dopo la liquidazione, né è stata effettuata un'asta pubblica delle attività, né è stato pubblicato un elenco di chi ha acquistato le attività della banca.

2. I nomi delle banche in cui il liquidatore conserva i soldi non sono mai stati comunicati.

3. I titolari dei conti non sono mai stati informati del costo dell'operazione di regolamento e di quanto il liquidatore e i suoi collaboratori addebitano il nostro denaro per i loro servizi.

4. Durante il periodo dei reclami non ci hanno mai informato che non potevano effettuare pagamenti in euro, quindi molti pagamenti sono stati inviati in modo errato e sono andati persi. Questa incompetenza non è forse inaccettabile da parte di un alto funzionario della Banca centrale?

5. È stato pubblicato un elenco dei paesi a cui è stato deciso di non inviare denaro, compresi paesi europei ed altri che non sono mai stati inseriti nella lista nera. Chi ha inventato questa lista e con quale supporto?

Il liquidatore non si è preoccupato di offrire consulenza e/o inviare informazioni ai titolari di conti che hanno richiesto di ricevere il denaro in euro o in paesi inclusi nella loro lista nera.

È possibile che un liquidatore non sappia che gli euro non possono essere inviati a un conto in dollari?

È possibile che un liquidatore e la Banca centrale non abbiano contatti per aprire conti presso altre banche per restituire il denaro di una liquidazione?

Ora ci dicono, nell'ultimo aggiornamento del 29 novembre, che: "Di conseguenza, sebbene il denaro gestito dal liquidatore sia sicuro, i pagamenti sono sospesi".

Ecco alcuni estratti della mia corrispondenza con il liquidatore e le sue risposte. Ho chiesto al liquidatore se è possibile prelevare in contanti e lui ha risposto: "Sono sorpreso del suo suggerimento di pagare in contanti, penso che lei più di tutti gli altri richiedenti della Choice dovrebbe avere dimestichezza con le regole antiriciclaggio e finanziamento del terrorismo. Suppongo che dove lei vive, stanno facendo le cose in modo differente."

Si, confermo che le cose si fanno differentemente, perché si fanno nel rispetto delle regole, e una banca, può fare un assegno ed, a richiesta, esiste la possibilità di incassarlo in contanti! Caro liquidatore, l'uso del denaro contante non è proibito in nessun paese, solo bisogna investigare l'origine e la destinazione e se voi non l'avete ancora fatto, non capisco cosa fa la Banca Centrale oltre a mettere in difficoltà migliaia di risparmiatori.

Alle minacce di fare una denuncia, risponde come segue: “Alla sua teoria e alle minacce e dichiarazioni ripetute di intraprendere azioni legali, lasci che la aiuti. Ricordi che i precedenti proprietari di Choice hanno già provato questa via. I risultati sono pubblici e dovrebbe dargli una occhiata.”.

Io questo lo interpreto come: non provarlo nemmeno, il nostro sistema giudiziario è corrotto e perderai sempre! E siccome lo credo anche io, per questa ragione non ho ancora provato questa strada. Sono sicuro che, in Belize, dove sono tutti imparentati o collegati, non c'è modo di vincere una causa, e che purtroppo, senza aver esaurito tutti i possibili procedimenti legali in Belize non si può ricorrere a un tribunale internazionale. Quindi la banda ha la certezza di potersi appropriare del denaro dei titolari del conto senza conseguenze.

E poi il Liquidatore passa direttamente agli insulti: “Capisco che lei si interessa di questo solo per un guadagno personale e che non ha davvero a cuore l’interesse dei depositanti. Per quali fini continua con la sua retorica e le sue false affermazioni.”  

Ovviamente il liquidatore non ricorda che, oltre al fatto che rappresento diversi clienti sono anche personalmente titolare di un conto e richiedente della banca.

Alla fine, a corto di argomentazioni, arrivano le giustificazioni: “Ho accumulato 56 milioni e, ho avviato il processo di vendita di alcune attività della Choice Bank che sono gravemente colpite o tossiche. E quando riceva i documenti legali, si assicuri di leggere bene ciò che gli esperti internazionali hanno dichiarato e sul quale erano tutti d’accordo che la banca si trovava in stato di insolvenza. Allora può darsi che la sua percezione cambi.".

Signor Liquidatore, mi permetta che le faccia nuovamente alcune domande, in modo pubblico:

Perché non ci fornisce tutti questi documenti di cui parla?

Perché gli attivi della Banca sono stati venduti senza fare un'asta pubblica?

Perché non è stato pubblicato un inventario ed un Bilancio?

È questa la trasparenza di cui si vanta?

Ed infine, è sufficiente leggere in questo articolo l'aggiornamento pubblicato dal liquidatore e vedere cosa ha fatto dopo la sua nomina:

1. È riuscito a fare in modo che, la banca corrispondente nonostante stesse sicuramente guadagnando molto bene sulle transazioni, ha deciso di chiudere i rapporti. E perché?

2. E’ riuscito a sospendere i pagamenti;

3. Non è stato in grado di recuperare i pagamenti effettuati e inviati per informazioni errate in dollari a conti in euro;

4. E’ riuscito a mantenere un piccolo account amministrativo, con termini e condizioni rigorosi, attraverso un agente straniero. Questo account può essere utilizzato solo per il pagamento di spese operative che risultino dalla fornitura di servizi effettuati da avvocati, da aziende IT e da altri fornitori fuori del Belize.”.

In un paese civile questo non sarebbe successo perché tutti quanti si sarebbero dimessi o finiti in carcere, mentre invece in Belize si sono presi tutta la torta per sé e continuano senza preoccuparsi minimamente di fornire informazioni coerenti ed affidabili. 

Il liquidatore di Choice Bank ha pubblicato questo aggiornamento il 29 novembre:

Il 27 settembre 2019, Choice Bank Limited - In Liquidation (Choice) è stata informata dalla banca corrispondente delle due banche che mantengono i conti del liquidatore che tutti i pagamenti parziali (per i richiedenti) per conto della Liquidazione Choice sarebbero stati sospesi per via di una nuova revisione dei pagamenti parziali che erano già stati elaborati.

Il 15 ottobre 2019, la banca corrispondente attraverso la quale sono fluite tutte le transazioni (esborsi, pagamenti per spese operative e incassi per la raccolta e la liquidazione di attività) ha terminato ufficialmente il suo rapporto con il liquidatore. Fino ad ora, 132 pagamenti parziali per un valore complessivo di quasi 7,6 milioni di dollari erano stati dichiarati eseguiti integralmente.

Il 24 ottobre 2019, al liquidatore è stato chiesto di fornire istruzioni elettroniche per spostare i saldi mantenuti nei due sottoconti di questa banca corrispondente. I due account secondari ammontano a circa 56 milioni di dollari. Questo saldo rimane lo stesso alla data di questa pubblicazione.

Successivamente, il liquidatore si è assicurato un piccolo contratto di custodia con termini e condizioni rigorosi attraverso un agente straniero. Questo account può essere utilizzato solo per facilitare il pagamento delle spese operative derivanti dalla fornitura di servizi da parte di avvocati, fornitori di servizi IT e altri fornitori situati al di fuori del Belize. Inoltre, questo account può ricevere entrate solo per la vendita di un attivo relativo a un prestito specifico

Il liquidatore non ha ancora preso accordi alternativi per consentire lo spostamento dei saldi dai conti secondari presso la banca corrispondente. Il liquidatore ha negoziato con agenti di deposito a garanzia, agenti di pagamento, fornitori di moneta elettronica e persino partner di carte come possibili soluzioni alternative a questa significativa sfida. (I negoziati con le banche non sono andati oltre le presentazioni.) Il liquidatore è stato prudente e cauto durante questi negoziati in modo da garantire che un canale di pagamento sicuro ed efficiente sia garantito a tutti. Di conseguenza, sebbene i fondi detenuti dal liquidatore rimangano sicuri, i pagamenti sono stati sospesi.

Il Comitato permanente della Banca centrale ha ricevuto un gran numero di obiezioni (sezione 113 della legge sulle banche nazionali e delle istituzioni finanziarie) dopo che è stato presentato il calendario delle azioni proposte per la liquidazione di Choice Bank Limited. La maggior parte delle obiezioni proveniva da clienti aziendali che facevano parte di un sofisticato programma di carte denominato First Choice Pay (programma FCP) che era gestito e operato da Choice e da un altro partner di carte. I reclami di questi clienti aziendali sono stati inizialmente respinti in attesa di verifica. Dopo di allora il liquidatore ha commissionato un progetto di riconciliazione su vasta scala e ora sono stati determinati tutti i reclami di questi clienti aziendali. Questi reclami saranno accettati per intero.

Il secondo compito principale del progetto di riconciliazione prevede la determinazione degli importi non trasferiti dal partner della carta del programma FCP in relazione al reclamo del partner stesso della carta. Il liquidatore intende fare del proprio meglio per risolvere quanto prima questa richiesta. L'elenco definitivo dei richiedenti sarà pubblicato immediatamente dopo.


La saga dall'inizio

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